Maria Ripalta Massaro è nata a Cerignola (Fg).
Ha sempre amato leggere testi letterari e questo amore per la letteratura l’ha portata a insegnare Italiano e Latino nel Liceo Scientifico “A. Einstein” di Cerignola e nei prestigiosi licei della Capitale “Augusto” e “Tasso”.
Il suo amore per la letteratura, non solo italiana ma inglese, russa, francese, spagnola, l’ha guidata a guardare i personaggi letterari da un punto di vista psicologico e a focalizzarsi in particolare sui personaggi cattivi e sul male. Perché esiste il Male? Perché esistono persone che per sete di potere usano metodi aggressivi?
Scoprire le radici del Male e come riuscire a difendersi è il suo principale interesse.
L’abuso emotivo è il tentativo deliberato di isolare, controllare, umiliare, spaventare, confondere e ignorare una persona. È una forma di violenza spesso misconosciuta perché ciò che viene colpito non è il corpo ma la psiche. Esso causa ferite dell’anima che sono invisibili ai più, spesso anche a chi sopporta il dolore stesso.
Varie sono le forme di violenza psicologica che interessano tutti gli aspetti della vita della vittima: affettivo, personale, sociale, lavorativo, economico, sessuale.
Vengono attuate prevalentemente in privato, non in pubblico, affinché non possano esserci testimoni.
Non sono sporadiche ma continue e progressive. Vengono eseguite con varie modalità attraverso varie strategie e tecniche manipolatorie come il controllo, l’isolamento, la svalutazione, le umiliazioni, gli insulti, i rimproveri e i ricatti emotivi, la negazione e gli scarichi di responsabilità.
Il manipolatore abusante spesso ha delle problematiche narcisistiche o gravi problemi di personalità.
È un tema di cui si parla poco, si ignora quanto sia sottile, insidioso e subdolo, in grado di penetrare in profondità nella psiche della vittima e provocare danni gravissimi.
Con questo libro voglio dare un contributo alla conoscenza delle tecniche manipolatorie per riconoscere prima possibile un/a abusante e a non cadere nella sua rete o ad uscirne.
I narcisisti possono essere sia uomini che donne.
Psichiatri, neuropsichiatri, psicologi e psicoterapeuti concordano sul fatto che la maggior parte della popolazione dei narcisisti abusanti sono maschi, poiché, per affermarsi, si distinguono per tratti come aggressività e competitività fuori misura anche se vi sono donne che presentano tali tratti tipicamente maschili come l’eccesso di aggressività e di dominio e il forte bisogno di ammirazione esplicita.
Sia gli uomini che le donne narcisiste hanno in comune l’insaziabile necessità di essere al centro dell’attenzione e di essere ammirati in modo più o meno esplicito, aspetto che impedisce loro di considerare le altre persone in modo empatico, di ascoltare e comprendere i bisogni altrui. I medesimi ruoli si possono manifestare all’interno di una coppia omosessuale.
Per esigenza di lettura e scrittura utilizzerò come situazione standard il maschile.